Alcuni dei Monumenti Ai Caduti del Mare postati sulla mia pagina facebook “Fan di Marina Militare” nell’evento/concorso “Carica le foto di Monumenti Ai Caduti del Mare” riportati poi sul mio sito fernandoantoniotoma.ilmiosito.net.
Andrea Bafile
Monumenti dedicati Ai Caduti del Mare, di Franco Venturini, caricati nella mia pagina facebook “Fan di Marina Militare” nell’evento: “Carica le foto di Monumenti Ai Caduti del Mare”.

Tomba di Andrea Bafile Ufficiale della Regia Marina Medaglia D’oro al Valor Militare, collocata nel sacrario di Bocca di Valle (Guardiagrele) – (CH)
Monumento Ai Caduti del Mare – Pescara
Monumento Ai Caduti del Mare – Pescara – caricati dalla pagina Fan di Marina Militare di facebook nell’evento: “Carica le foto di Monumenti Ai Caduti del Mare” Di Franco Vetturini – dedicato ai Marinai e Pescatori di Pescarainciso sul Monumento “Rapiti dal mare e non dimenticati”.

Monumento Ai Caduti del mare – Piombino

Tra le erbacce, in vista dell’azzurro Tirreno e un po’ trascurato si scorge
un vecchio monumento ai Caduti del mare… si tratta di un’ancora
arrugginita posta su di un basamento che reca poche ma significative parole:
AI CADUTI IN PATRIA, OLTREMARE, OVUNQUE.
Chi ci ha preceduto erigendo quel monumento non ha voluto dimenticarsi
di Loro, oggi noi cerchiamo di non essere da meno.
di Marino Miccoli

Faro della Vittoria – Trieste
MONUMENTO AI CADUTI DEL MARE – FARO DELLA VITTORIA – TRIESTE
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caricati nella pagina Fan di Marina Militare di facebook nell’evento: “CARICA LE FOTO DI MONUMENTI AI CADUTI DEL MARE”. Di Roberto Candotti

(Scritta sul davanti del Monumento: “SPLENDI E RICORDA I CADUTI SUL MARE)
Il Faro della Vittoria è un’opera imponente (alta 67,85m) e comprende due importanti funzioni: commemorare i marinai caduti nella Prima Guerra Mondiale e guidare la navigazione notturna nel Golfo di Trieste (la lanterna è collocata a 115 metri sopra il livello del mare, compie un giro intorno all’asse in 30 secondi e sprigiona una luminosità di circa 1.250.000 candele con una portata media di 30 miglia). L’idea di costruirlo nacque all’architetto triestino Arduino Berlam (1880 – 1946) già nel 1917, poco dopo la disfatta di Caporetto e la battaglia del Piave, e prese corpo nel dicembre 1918, appena finita la guerra. Come sito, venne quasi subito scelto il Poggio di Gretta, che offriva un assetto ottimale: 60 metri sul livello del mare che assicurano una posizione dominante, terreno roccioso e un ampio basamento dalle solide fondamenta che ingloba il bastione rotondo dell’ex Forte austriaco Kressich, completato nel 1854. Il progetto per il Faro fu di Arduino Berlam e i lavori iniziarono nel gennaio 1923 per concludersi (a un costo complessivo di lire 5.265.000) il 24 maggio 1927, con una cerimonia di inaugurazione alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. La possente ma slanciata struttura, dal peso complessivo di 8.000 tonnellate, è rivestita esternamente da più di 1.500 metri cubi di pietra istriana di Orsera nella parte superiore e di pietra carsica di Gabria in quella inferiore. Completano l’edificio 2.000 metri cubi di calcestruzzo e undici vagoni di ferro pari a 100 tonnellate. Sopra la grande colonna, un capitello sostiene la “coffa” (così definita con esplicito riferimento agli alberi delle navi), in cui è inserita la gabbia di bronzo e cristalli della lanterna, coperta da una cupola in bronzo decorata a squame. All’apice della cupola svetta la statua in rame della Vittoria Alata, opera dello scultore triestino Giovanni Mayer (1863 – 1943), realizzata dall’artigiano del rame e del ferro Giacomo Sebroth: il peso è di circa 7 quintali. La parte ornamentale è completata, in basso, dalla potente figura del Marinaio Ignoto, opera dello stesso Mayer, realizzata dal maestro scalpellino Regolo Salandini con l’impiego di 100 tonnellate di pietra di Orsera. Sotto la statua è affissa l’ancora del cacciatorpediniere Audace (prima nave italiana a entrare nel porto di Trieste il 3 novembre 1918), donata dall’ammiraglio Paolo Thaon di Revel, Ministro della Marina del Regno d’Italia. Ai lati dell’ingresso del Faro sono posti due proiettili della corazzata austriaca Viribus Unitis. Su una grande piastra in pietra è incisa l’iscrizione “A.D. MCMXXVII Splendi e ricorda i Caduti sul mare MCMXV – MCMXVIII”. Dopo sette anni di chiusura totale e alcuni restauri, il Faro è stato riaperto al pubblico il 18 maggio 1986, grazie all’interessamento della Provincia di Trieste e col concorso dell’Azienda Autonoma di Turismo e Soggiorno. Il Faro della Vittoria dipende dal Ministero della Difesa ed è tenuto aperto al pubblico grazie ad una convenzione con la Provincia di Trieste. Attualmente è possibile accedere anche al secondo anello della struttura.
(Descrizione del monumento sul sito della Provincia di Trieste.) – http://www.provincia.trieste.it/web/guest/faro-della-vittoria
Monumento Ai Caduti del Mare – Cagliari
MONUMENTO AI CADUTI DEL MARE – PIAZZA DARSENA – CAGLIARI
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caricati nella pagina Fan di Marina Militare di facebook nell’evento: “CARICA LE FOTO DI MONUMENTI AI CADUTI DEL MARE”. Di Marco Ximenes

Monumento Ai Caduti del Mare – Ponza
TARGA DEI CADUTI IMBARCATI SUL PIROSCAFO SANTA LUCIA AFFONDATO IL 24 LUGLIO 1943

MONUMENTI DEDICATI AI CADUTI DEL MARE GAETA (LT)
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caricati nella pagina Fan di Marina Militare di facebook nell’evento: “CARICA LE FOTO DI MONUMENTI AI CADUTI DEL MARE”. Di Carlo di Nitto

MONUMENTINO AI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA MORTI IN PRIGIONIA E PER CAUSE DI GUERRA
Villa Comunale – Rione S. Erasmo – Gaeta
In questo piccolo monumento è inserita una targa in bronzo che celebra la vittoria dell’Armata Navale con le parole dell’Ordine del Giorno del 22 marzo 1919, a firma del Grande Ammiraglio Paolo Emilio Thaon di Revel.
MONUMENTI DEDICATI AI CADUTI DEL MARE GAETA (LT)
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caricati nella pagina Fan di Marina Militare di facebook nell’evento: “CARICA LE FOTO DI MONUMENTI AI CADUTI DEL MARE”. Di Carlo di Nitto (del 5 giugno 2012).
MONUMENTO AI CADUTI DEL MARE PIAZZA DELLA LIBERTA’ GAETA (LT)

CON BANNER DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D’ITALIA GRUPPO DI GAETA A SOSTEGNO DEI NOSTRI DUE SOTTUFFICIALI FUCILIERI DEL REGGIMENTO SAN MARCO MASSIMILIANO LA TORRE E SALVATORE GIRONE TRATTENUTI IN INDIA
MONUMENTI DEDICATI AI CADUTI DEL MARE GAETA (LT)
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caricati nella pagina Fan di Marina Militare di facebook nell’evento: “CARICA LE FOTO DI MONUMENTI AI CADUTI DEL MARE”. Di Carlo di Nitto
MONUMENTO AI CADUTI DEL MARE PIAZZA DELLA LIBERTA’ GAETA (LT)

ARMATA NAVALE
MONUMENTI DEDICATI AI CADUTI DEL MARE GAETA (LT)
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caricati nella pagina Fan di Marina Militare di facebook nell’evento: “CARICA LE FOTO DI MONUMENTI AI CADUTI DEL MARE”. Di Carlo di Nitto.

UN PIZZICO DI STORIA
Nel mese di marzo 1919, per effetto delle clausole previste dalle condizioni di pace, diverse unità della sconfitta flotta austro – ungarica furono condotte prigioniere a Venezia dove giunsero il giorno 24.
Il 22 marzo, il Grande Ammiraglio Paolo Emilio Thaon di Revel, emise un Ordine del Giorno annunciante l’evento. Quest’Ordine del Giorno, dal punto di vista navale, è considerato equivalente al Bollettino della Vittoria del Generale Diaz. Ne furono realizzate targhe in bronzo collocate nelle principali piazzeforti marittime d’Italia.
A Gaeta ne vennero posate almeno due: una (oggi dispersa) nel vecchio Istituto Nautico, ai Cappuccini del Borgo, e questa fotografata, sopravvissuta fino ad oggi.
Ne trascrivo il testo:
ALL’ARMATA NAVALE
ORDINE DEL GIORNO DEL XXII MARZO MCMXIX
LA FLOTTA NEMICA, EVITANDO COSTANTEMENTE LA BATTAGLIA, HA RICONOSCIUTO NEL MODO PIÙ COMPLETO ED EVIDENTE L’EFFICIENZA DELL’ARMATA E DEI REPARTI ALLEATI CHE MANTENNERO IL DOMINIO DELL’ADRIATICO. IL NEMICO HA POTUTO EVITARE IL COMBATTIMENTO, MA NON LA RESA ED IL DISARMO DELLA SUA FLOTTA. ABBIAMO COSÌ OTTENUTO LA VITTORIA PIÙ DECISIVA CHE MAI FOSSE POSSIBILE CONSEGUIRE, E LA IMPORTANZA DI QUESTA NON È PER NULLA MENOMATA DALLA CIRCOSTANZA DI NON AVERLA RIPORTATA COMBATTENDO. UNA PARTE DI QUELLA FLOTTA CHE PER QUARANTA MESI ATTENDEMMO INVANO IN MARE APERTO GIUNGE OGGI A VENEZIA; E NELLA STORICA CITTÀ, LA GLORIA DELLA MARINA CHE ARGINÒ LA BARBARIA MUSULMANA, SI ACCOMUNA ALLA GLORIA DELLA SUA NATURALE EREDE – LA MARINA DELLA NUOVA ITALIA – CHE NELLO STESSO MARE HA ARGINATA LA MINACCIA DI ALTRA BARBARIE. ALL’OPERA, DELLA QUALE LA NAZIONE VEDE ORA IL TANGIBILE RISULTATO, AMMIRAGLI, COMANDANTI, UFFICIALI ED EQUIPAGGI, HANNO PORTATO ALTISSIMO CONTRIBUTO, MANTENENDO LA FLOTTA SEMPRE PRONTA AD ENTRARE IN AZIONE, CONSERVANDO INTATTO, PER QUARANTA MESI DI ASSILLANTE ATTESA, L’ARDORE COMBATTIVO ED IL SENTIMENTO DI DISCIPLINA CHE LI ANIMAVA IL GIORNO DELLA DICHIARAZIONE DI GUERRA. E PER QUESTO ABBIAMO VINTO.
THAON DI REVEL